Commercio equo

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Filosofia e logiche del commercio equo e solidale

Il commercio equo e solidale si sostanzia nella creazione di un mercato alternativo ovvero di uno spazio per lo scambio delle merci provenienti dai paesi meno sviluppati. In Asia, Africa e America Latina alcuni gruppi di imprese produttrici di piccole dimensioni si sono organizzati per utilizzare il canale del commercio equo e solidale per la commercializzazione dei propri prodotti, evitando il ricorso a intermediari e speculatori locali. Ciò consente no  solo di ottenere prezzi più compatibili in condizioni di economicità di lungo periodo ma anche di instaurare rapporti diretti e continuativi con i Paesi ricchi e sviluppati.

La logica sottostante al commercio equo e solidale non è fondata su elementi caritativi e assistenzialistici, bensì su un percorso di sviluppo sostenibile, al fine di consentire alle imprese di produzione non solo la semplice sussistenza ma la possibilità di investire in progetti sociali - scuola, sanità, trasporti - e in progetti tecnologici.

I principi base del commercio equo e solidale sono riferiti a 4 variabili: prezzo, contatti diretti e continui, prefinanziamento, tutela dell'ambiente.

Prezzo

E' necessario assicurare alle imprese di produzione dei Paesi in via di sviluppo prezzi ovvero compensi in grado di :

  • remunerare i prestatori di lavoro in maniera sufficiente a garantire un tenore di vita individuale e familiare socialmente degno della persona umana, nell'ambiente economico-sociale del Paese in cui si trova;

  • garantire un margine da reinvestire nei progetti di sviluppo.

Elemento fondamentale è la trasparenza nella comunicazione del prezzo al consumo, possibile attraverso la scomposizione delle singole voci che formano il valore finale.

Contatti diretti e continui

La presenza di intermediari che operano esclusivamente secondo logiche di massimizzazione nel minor tempo possibile del profitto impedisce alle imprese di percepire compensi sufficienti.

Il commercio equo e solidale, sviluppando contatti diretti e continui con le imprese di produzione, salta le numerose e onerose fasi di intermediazione.

La continuità dei contatti fornisce inoltre alle imprese una certa soglia di sicurezza del reddito che verrà percepito in un dato periodo e, quindi, la possibilità di programmare investimenti di medio/lungo periodo, essenziale per il loro sviluppo e quello delle comunità locali a loro legate.

Prefinanziamento

Nel commercio equo e solidale l'importatore, all'atto della conferma dell'ordine, garantisce alle imprese di produzione il pagamento di circa il 50% del valore complessivo delle merci acquistate.

Questo consente ai produttori di disporre di risorse finanziarie attraverso le quali pianificare programmi di sviluppo futuri:

  • acquisto di materie prime necessarie allo svolgimento dell'attività economica;

  • acquisto di sementi per poter impostare una nuova strategia di raccolta;

  • acquisto di macchinari o impianti al fine di perseguire maggiore efficienza.

Nei Paesi in via di sviluppo i circuiti finanziari, normalmente, fanno capo a ricchi proprietari terrieri che esercitano attività creditizie con tassi di usura - fino al 40% - tutelandosi attraverso una serie di garanzie che arrivano fino ad appropriarsi del raccolto in caso di insolvenza del produttore.

Una relativa indipendenza e tranquillità finanziaria è quindi essenziale per affrancarsi da meccanismi che generano rapporti di vera e propria schiavitù.

Tutela dell'ambiente

Il concetto di sviluppo sostenibile prevede la compatibilità fra la sopravvivenza della natura e lo sviluppo delle popolazioni che la abitano. Attraverso l'applicazione di questo concetto è possibile conciliare equità sociale, crescita economica, rispetto delle leggi di mercato e salvaguardia dell'ambiente. In questo quadro è fondamentale ampliare l'ottica di valutazione delle performance economiche delle imprese da una visione di breve a una logica di lungo periodo: ciò è peraltro intrinseco al concetto di sostenibilità.

I criteri utilizzati per la valutare uno sviluppo compatibile sono:

  • conservazione del suolo

  • conservazione dell'acqua

  • sobrietà dei consumi energetici

  • conservazione delle diversità genetiche

  • corretta gestione delle risorse tale da assicurare una stabile produzione alimentare, una ragionevole qualità della vita e un ambiente sano.

 

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Aggiornato il: 15 April 2000